sabato 28 marzo 2020

Recensione Blood Type di K.A. Linde

Buongiorno, è passato molto tempo da quando ho scritto una recensione, in questi giorni sono stanca di seguire le lezioni online e quindi ho deciso di staccare un po' la mente e leggere. Non ho dedicato molto tempo alla ricerca del libro, mi sono buttata sul primo che ho trovato, lo recensisco perché lo ho trovato esilarante nella sua ridicolezza e mi ha davvero aiutato a staccare la mente durante la quarantena.


Titolo: Blood Type
Autrice: K.A. Linde
Serie: Blood Type #1
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 2019
Pagine: 268
Genere: Paranormal romance

Reyna Carpenter non ha avuto scelta. Per sopravvivere in un mondo oscuro, in cui soldi e potere sono in mano a una ristretta élite, ha deciso di vendere il suo corpo. E così è diventata un'escort, destinata a soddisfare la sete di sangue del magnetico e pericolosissimo Beckham Anderson. Beckham è un vampiro. Ancora più bello, ricco e potente di come Reyna si era immaginata. Ma c'è una cosa destinata a sconvolgere tutte le sue certezze: Beckham non ha intenzione di bere il suo sangue. In un mondo lacerato da una spietata guerra per la sopravvivenza, Reyna imparerà che ognuno è costretto a indossare una maschera. E che dietro quella di Beckham si nasconde un segreto inconfessabile...


Recensione


Partiamo dalle mie aspettative sulla trama, mi sarei aspettata un libro più spinto per la terminologia usata nella descrizione, ma si è rivelato il classico romanzetto romantico, se così si può descrivere. L'ambientazione è in un mondo diverso dal nostro, i vampiri sono sempre stati i cacciatori degli umani, fino a che un giorno, grazie a degli studi, hanno scoperto come controllare la loro sete di sangue. I gruppi sanguigni sono così importanti che i vampiri per non perdere la ragione devono nutrirsi solo del loro gruppo (da qui chiaramente il nome della serie e il titolo di questo primo libro).

Reyna ha cercato lavoro per lungo tempo, ma la povertà incombe e sembra che senza una laurea non è in grado di diventare autonoma. Decide quindi di non pesare più sulle spalle dei fratelli e si rivolge alla Visage, un'azienda che si occupa di offrire contratti di lavoro agli umani per diventare le sacche di sangue del vampiro di turno. Questo tipo di lavoro è scelto dalle classi più povere della società, ci sono pregiudizi su chi lo svolge e per questo decide di candidarsi segretamente e finché non viene assunta non lo rivela ai fratelli.

Viene assegnata a Beckham, uno dei vampiri più potenti e anche strani. Tra loro due per tutta la trama è un avvicinarsi, allontanarsi e poi ti nuovo le calamite si attirano. Quello che però è assurdo, è come si comporta lui, un secondo prima è indifferente, l'altro le salta addosso. Non l'ho percepita come un'attrazione realistica, è esilarante per questa cosa, perché da una parte si ribadisce che lei ha venti anni, che vorrebbe fare il college, che gli mancano i soldi, ma si comporta come una bambina bisognosa di cure.

Tutti quelli che la circondano, dall'inizio alla fine, tranne un vampiro rompicoglioni, la trattano come una bambolina di ceramica. La considerano fragile ma le permettono di andare nei posti pericolosi, anzi ce la portano e lei accetta volentieri, così diventa la damigella in pericolo e possiamo incoronare il tipo di passaggio come il suo salvatore. I caratteri dei personaggi sono poco curati, gli vengono esclusivamente associate delle etichette e tutto finisce lì, la scrittrice non si preoccupa se poi si contraddicono le etichette.

Le scene che si potrebbero considerare romantiche, le ho trovate molto esilaranti, Reyna e Beckham non sanno comunicare tra di loro. Ma quando la scrittrice ha deciso che quello o quella deve fare qualcosa, boom ecco la scenetta. Beckham per tutto il romanzo è stato presente ma anche non presente, tutto gira intorno a Reyna e al suo giocare a mettersi in pericolo. Beckham è il tizio che la paga per nutrirsi da lei, ma non si nutre, lei è terrorizzata all'idea che si nutra, ma nonostante tutto ha dei lapsus dove improvvisamente decide di concedergli la sua arteria e lui puntualmente rifiuta.

È un libro che un mese fa non avrei letto, come non lo avrei letto un anno fa, ma in questa quarantena generale è stato utile a staccare la mente, ho deciso di dargli 2 stelle esclusivamente perché le scenette romantiche sono esilaranti per quanto sono assurde. Se vi aspettate un buon libro il mio suggerimento è di passare oltre, ci sono molti libri migliori nel genere fantasy, se però siete entrati in fissa con i vampiri non aspettatevi un capolavoro.

Voto: 2/5

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