domenica 8 maggio 2016

Recensione: Agnes Browne mamma di Brendan O'Carroll

Agnes Browne mamma copertina

Titolo: Agnes Browne mamma
Autore: Brendan O'Carroll
Titolo originale: The Mammy
Traduttrice: Gaja Cenciarelli
Serie: Agnes Browne #1
Editore: Neri Pozza
Pubblicazione: 2008
Pagine: 170
Genere: Narrativa

Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, simpatia irresistibile, ha un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino, sette figli come sette gocce di mercurio. Purtroppo ha anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni. Ogni mattina Agnes esce di casa alle cinque per incontrare l’amica Marion e iniziare insieme la giornata, in allegria, e il venerdì si gioca a bingo, per poi finire al pub di fronte a una pinta di birra e a un bicchiere di sidro. Non una gran vita, a parte le risate con Marion e le altre, al mercato. Finché, un bel giorno, Rosso Browne muore, lei rimane sola e comincia a godersi davvero l’esistenza.

Recensione


Nella fine degli anni '70, a Dublino, un giorno Agnes Browne si ritrova vedova.
Tutti, senza eccezione, dicevano ad Agnes: <<Condoglianze>> e al suo primogenito: <<Sei tu l'uomo di casa, adesso, ragazzo mio>>. Mark lo capiva... be', quasi. Immaginava che significasse dover prendere il posto del padre: portare a casa i soldi e proteggere la famiglia. Si sentiva pronto e in grado di adempiere a entrambi i compiti. Però era un po' preoccupato. Sperava che essere l'uomo di casa non significasse anche dover andare a letto con la madre... una prospettiva che non lo allettava affatto.
Accompagnata dall'amica Marion, lo stesso giorno, si precipita al Ministero della Provvidenza Sociale e dopo varie incomprensioni, riesce ad ottenere quello di cui ha bisogno per campare i sette figli.
Agnes è tra i commercianti più amati di Moore Street, ha un modo tutto suo e schietto di vendere verdure. Con la sua migliore amica, ogni giorno percorre il tratto di strada per arrivare al mercato e alcune sere si concede una pinta di birra.
Arrivate davanti alla chiesa di fermavano, Marion consegnava ad Agnes ciò che rimaneva della cicca, e saliva la scalinata. Socchiudeva con delicatezza la porta e gridava: <<Buongiorno, Dio, sono io, Marion!>> La messa delle cinque del mattino era in pieno svolgimento. Del gruppo formato da una trentina di persone solo chi non era del posto si girava, mentre i frequentatori abituali avevano fatto il callo a quell'urlo.
 Entrambe sono donne vivaci, hanno superato gli ostacoli sul cammino e si preparano a quelli futuri. Con sette figli da crescere, Agnes si ritrova a cercare di spiegare a Mark (il maggiore tra i figli, 14 anni) i cambiamenti nel corpo di un ragazzo. Tentando di essere un donna moderna e aperta, riesce a racimolare un appuntamento galante (indesiderato) ed ad essere accusata di aver aggredito una suora con un cetriolo. Da tutte le situazioni che affronta, superate le incomprensioni, riesce ad uscirne con ironia.
La legge dei Browne era <<sette per uno, uno per sette>>.
Durante i vari capitoli, piano piano, vengono presentati anche i figli, le varie marachelle, i sogni e i problemi che si trovano ad affrontare. L'unione li aiuta a superare gli ostacoli e la collaborazione di alcuni le permette di portare avanti la famiglia.
Un libro da leggere, adatto a rallegrarsi la giornata e con una scrittura fluida. In poche parole: emozionante. Non è propriamente il mio genere, sono felice però di avere variato e percorso insieme ad Agnes le strade di Dublino. È un libro coinvolgente e divertente.

Voto: 4,5/5

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