lunedì 16 maggio 2016

Recensione: The Providence of Fire di Brian Staveley

The providence of fire, staveley, copertina
Titolo: The Providence of Fire
Autore: Brian Staveley
Serie: Cronache del Trono Incompiuto (2)
Lingua: Inglese
Editore: Tor
Pubblicazione: 2015
Pagine: 607
Genere: Fantasy epico

The Annurian Empire's ruling family must be vigilant, as the conspiracy against them deepens. Having discovered her father's assassin, Adare flees the Dawn Palace in search of allies. But few trust her, until she seems marked by the people's goddess in an ordeal of flame.
As Adare struggles to unite Annur, unrest breeds rival armies - then barbarian hordes threaten to invade. And unknown to Adare, her brother Valyn has fallen in with forces mustering at the empire's borders. The terrible choices they face could make war between them inevitable.
Fighting his own battles is their brother Kaden, rightful heir to the Unhewn Throne, who has infiltrated the Annurian capital with two strange companions. While imperial forces prepare to defend a far-distant front, Kaden's actions could save the empire, or destroy it.

Recensione


La settimana scorsa, con molto impegno, mi sono dedicata alla lettura di questo secondo volume (la recensione del primo qui). Come il precedente è lungo e mi sono trovata ad affrontare un inglese difficoltoso. Non ho idea se questo dipenda dal genere leggermente diverso (dal mio abituale) o dalla prevalenza di sequenze descrittive/narrative, non mi è tornato semplice. Sono arrivata comunque alla fine, quindi, ora ve ne scriverò la recensione.

Nel primo libro avevamo lasciato: Adare con la scoperta che Ran il Tornja aveva ucciso il padre, Kaden invece era fuggito dall'attacco diretto verso gli Ishien e Valyn stava ancora affrontando lo stormo di Pulce. Ognuno di loro tre era in una situazione indefinita, il finale era aperto come una finestra e esistevano molte possibilità.

Adare, in questo libro, dopo essersi resa conto che il regno è in mano al suo nemico, decide di scappare dal palazzo. Riesce ad uscire dalla città e ad’unirsi a un pellegrinaggio religioso. Durante il suo viaggio, conosce la sua futura consigliera e protettrice; raggiunto il tempio, ormai scoperta la sua identità, viene colpita da un strano evento che le lascia sul corpo una strana cicatrice. Compie strane scelte che avranno grandi ripercussioni sulla trama, ma questo lo scoprirete da soli.

Nel frattempo Kaden raggiunge gli Ishien, uno strano gruppo ossessionato dai Csestriim e molto propenso alla tortura. Triste viene consegnata in mano loro, il suo passaggio tra i portali la rende un soggetto "strano" e così viene sottoposta alla tortura. Il nostro piccolo imperatore però è convinto che lei non è una Csestriim, come tutti suppongono e così si allea con il nemico degli umani per salvarla. Aiutato dal Csestriim, raggiunge il portale e arriva finalmente nella capitale. I suoi veri problemi iniziano qui, si è appena inimicato un gruppo fanatico e non può nemmeno raggiungere il palazzo. È circondato da nemici. 

Il terzo fratello, Valyn, è riuscito a scappare dagli artigli di Pulce insieme al suo stormo. Non sapendo se fa parte del complotto contro suo fratello Kaden, si mantiene a distanza dagli altri Kettral. Come concordato con Kaden, cerca di raggiungere la capitale per sostenere la sua ascesa.

Questi, in poche parole, sono una parte degli eventi (non vado oltre perché sarebbe una spoilerazione). Piano piano, con la calma tipica di Staveley, si inizia a srotolare l’intreccio e a farsi un’idea di chi ha in mano le marionette. In questo secondo volume, comunque resta difficile capire chi è nel torto e chi nel giusto. Con tutte le versioni che scoprono i fratelli, ancora non ho ben capito chi è il cattivo. Sarebbe troppo ovvio dire i Csestriim, mi viene quasi da pensare che ci dovrebbero essere dei ripensamenti su come ci vengono presentati, l’introduzione di un terzo soggetto nella fine mi ha incuriosito.

Come secondo libro non sono rimasta colpita, speravo che la trama si velocizzasse e gli eventi iniziassero a scorrere. Per i miei gusti, bisogna leggere troppe pagine per poco contenuto e questo appesantisce. Se si aggiunge l’inglese elaborato, direi che è un libro da leggere solo con esperienza.

Voto: 3/5

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